L’ultimo saluto alla Bersagliera

Ieri il funerale della star, Gina Lollobrigida

Roma – “Gina ci ha insegnato come la vita vada conquistata ogni giorno e si fa con sacrificio e disciplina. Era una donna coraggiosa e combattiva che ha lottato sempre anche per la sua indipendenza”.
Sono queste le ultime parole d’affetto di Don Walter Insero per Gina Lollobrigida,  durante le onoranze funebri che si sono tenute ieri mattina in Piazza del Popolo nella Chiesa degli artisti, a Roma.

L’icona del cinema italiano degli anni ‘50 e ‘60, è morta il pomeriggio del 16 gennaio, per l’avanzare dell’età. Aveva 95 anni.
Il feretro è stato portato a Subiaco, “dove verrà sepolto nel cimitero cittadino”, spiega Domenico Petrini, il sindaco della cittadina laziale dove Gina Lollobrigida era nata il 4 luglio 1927.

La grande star del cinema nell’immaginario di tutti sarà sempre la “Bersagliera”, da quel nomignolo che una serie di film con Vittorio de Sica le ha attribuito.
All’attrice hanno reso omaggio anche i bersaglieri, ponendo un cappello con le piume sul feretro e con un picchetto d’onore. A dare l’addio fra i tanti amici, conoscenti e parenti della Lollo sono stati anche Mara Venier, Adriano Aragozzini, Barbara Bouchet, Giulio Base e Vladimir Luxuria e la nuova premier Giorgia Meloni, che l’ha salutata poco tempo prima alla Camera Ardente: “Rappresenta il simbolo di un’eccellenza, della cultura italiana e di una grande intraprendenza”.

Al funerale della Lollobrigida si è presentato anche il suo ex marito, Francisco Javier Rigau che, mentre usciva dalla chiesa, è stato assalito da alcune persone con insulti e frasi riferite alle indagini su un suo coinvolgimento passato relativo a una truffa al patrimonio della sua ex: “Rigau a casa” o “Vergogna”.

Rigau ha poi risposto ai giornalisti: “Ho amato Gina profondamente. Penso di aver ricevuto più di quello che io ho dato. Una donna che è stata con me l`80% della mia vita”.

Fazzi, Mantovani, Rossi