Foibe: da Sinistra a Destra le dichiarazioni dei politici
Dal premier Meloni al capo dello Stato Mattarella, dal sindaco di Roma Gualtieri al presidente del Senato La Russa, il mondo della politica commemora il massacro degli istriani
Roma – “Per molte vittime l’unica colpa fu quella di essere italiani”.
Queste sono solo alcune delle parole del discorso che il Presidente della Repubblica ha dedicato al Giorno del Ricordo, per non dimenticare i massacri delle foibe e l’esodo istriano. Mattarella ha anche voluto mettere l’accento sul fatto che “la civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l’unica alternativa alla guerra e alle epurazioni”. Un riferimento chiaro a quanto sta accadendo tra Russia e Ucraina.
Giorgia Meloni
La Premier, Giorgia Meloni, ha sottolineato che la legge che ha fissato il Giorno del Ricordo “istituisce la solennità civile che celebriamo oggi” e “impegna le istituzioni a promuovere la conoscenza di quei fatti, a valorizzare il contributo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allo sviluppo sociale e culturale dei territori dell’Adriatico orientale e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti sul territorio nazionale e all’estero”. La Premier si è espressa mostrando molta empatia nei confronti delle vittime e delle loro famiglie, dichiarando che: “Oggi l’Italia rende il suo tributo ai martiri delle foibe, agli italiani costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre per il solo fatto di essere italiani”.
Ignazio La Russa
Un ricordo per le vittime arriva anche da parte del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che fa un lungo discorso sull’importanza della memoria: “La tragedia delle Foibe non può e non deve essere dimenticata, così come non può e non deve essere dimenticato l’esodo dall’Istria, dalla Dalmazia, da Fiume – continua -. Gli italiani che furono di fatto costretti a lasciare le loro case, i luoghi dove erano nati e dove vivevano, e che furono accolti malissimo dall’Italia di allora”.
Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, invece, da un post su Instagram condivide un pensiero diverso. Scrive il senatore di Forza Italia: “Ricordare le foibe e l’esodo giuliano non significa avanzare rivendicazioni che vanno contro la storia, ma serve a non ripetere gli errori del passato, e per stare in guardia contro nuovi nazionalismi comunisti – come quello cinese – che in altre parti del mondo mettono in pericolo la sicurezza dei popoli”.
Il Sindaco di Roma
Questa mattina il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha deposto una corona al Vittoriano. Poi, dopo il tradizionale minuto di silenzio, ha voluto ricordare le vittime “che hanno sofferto molto. A Roma è particolarmente importante perché abbiamo una comunità molto ricca. È parte della nostra città e della nostra politica, della memoria e del ricordo”.
Bonaduce, Vitrani