È iniziato il GeMUN 2023: in 600 a Genova per l’ONU dei ragazzi
Gli studenti affronteranno il tema dei conflitti fra Stati simulando una conferenza internazionale e cercando le soluzioni. Le conclusioni arriveranno a New York, sul tavolo delle Nazioni Unite
Genova – 600 studenti da tutto il mondo, 15 scuole da tutta Italia e tre giorni di conferenze. Sono i numeri della ventesima edizione del GeMUN, il Genoa Model of United Nations, che ieri ha animato Palazzo Ducale.
Tanti gli interventi dal palco della Sala del Maggior Consiglio. Per il Comune di Genova era presente l’assessora alle Politiche dell’Istruzione, Marta Brusoni, che ha voluto sottolineare come per i giovani sia “importante fare esperienze all’estero” e “altrettanto importante tornare a Genova. L’amministrazione sta facendo un lavoro per fare rinascere Genova e i ragazzi ci credono. Abbiamo bisogno delle nuove generazioni e del loro contributo per costruire un futuro migliore”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera delegata al Fulgis, Barbara Grosso, che aggiunge: “Dobbiamo veramente ringraziare la fondazione Fulgis e il Comune di Genova che credono in queste tre giornate di conferenze che uniscono 600 ragazzi che provengono da 12 paesi di tutto il mondo”.
Il GeMUN è la simulazione del lavoro delle Nazioni Unite. Ma come funziona?
“Sono tre giorni di tavoli di lavoro. Si inizia con la fase di lobbing in cui vengono discusse le proposte di risoluzione. Nel giorno successivo i ragazzi lavoreranno a queste risoluzioni che verranno poi redatte definitivamente sabato mattina”, ultima giornata dell’ONU dei ragazzi.
Ce lo spiega Daniele Orlando, direttore del Genoa Model of United Nations, che aggiunge: “Sembra che i nostri ragazzi giochino a fare i grandi ma il loro lavoro finirà sui tavoli delle Nazioni unite a New York”.
I temi di quest’anno
“Il tema di quest’anno è Echoes of our times. Abbiamo previsto diversi comitati tra cui quello sociale, quello sul riscaldamento globale, e il Consiglio di sicurezza”. A raccontarci i contenuti che animano il dibattito è Eduardo Losada Cabruja, direttore del Genoa Model of United Nations.
“Si parla di tanti argomenti che vanno dalle conseguenze del controllo delle malattie, visto che stiamo uscendo da una pandemia, alle conseguenze del conflitto russo-ucraino e quindi come ha inciso sugli aspetti economici a livello europeo, fino a discutere di come il cambiamento climatico produrrà, anzi sta già producendo, una serie di movimenti di persone che non riescono più a vivere in certe regioni del mondo”.
La Fondazione Fulgis
“Il GeMun è una manifestazione che ha un’eco internazionale”. Lo dichiara il presidente della fondazione Fulgis, Massimo Lusuriello, che mette l’accento sul fatto che “sui 600 studenti presenti oggi non ci sono soltanto quelli genovesi ma arrivano anche dalla Turchia, dalla Francia, dalla Germania e dall’Arabia Saudita”.
Lusuriello, inoltre, sottolinea l’interesse della fondazione per le lingue e le relazioni internazionali dicendo che “è proprio quello che chiedono le famiglie dei ragazzi delle nostre tre scuole” e cioè il Duchessa di Galliera, il Deledda International School e il Liceo linguistico Deledda che da vent’anni organizza gli incontri dell’ONU dei ragazzi.
“Il GeMUN è una delle manifestazioni più conosciute fra quelle che organizziamo ma, grazie al lavoro egregio svolto da docenti e studenti, la nostra fondazione prosegue a sviluppare iniziative di spessore per dare lustro alla nostra città”, conclude Lusuriello.
Intercettiamo la direttrice della fondazione Fulgis, Susanna Fadda, alla fine della prima giornata di incontri. Il suo commento va agli argomenti in discussione: “Un tema di grosso interesse è la riflessione sulla guerra tra Russia e Ucraina. Domani (oggi per chi legge) è un anno dall’inizio del conflitto e i nostri ragazzi si sentono molto partecipi rispetto a quello che sta succedendo, e questa riflessione è veramente di molto interesse”. Poi aggiunge: “Abbiamo 600 ragazzi quest’anno, vengono da tutto il mondo: Arabia Saudita, Danimarca, Germania, chiaramente Italia e abbiamo due ingressi di scuole genovesi: uno è liceo Gobetti e l’altra è l’Istituto Nautico, che è una tradizione per Genova”.
Insomma, l’ONU dei ragazzi fa sempre più notizia.
Articolo, riprese e montaggio di: Aguirre, Bonaduce, Castigliego, Di Martino, Fazzi, Lanciaprima, Mantovani, Marinelli, Prevelloni, Rossi, Scaglione, Spinella, Vitrani (IIIC).
Hanno collaborato alle riprese: Conforti, Droghetti, Frangioni, Solia (IIC).
In stage: Cabella, Carbonaro, Cusumano, Muttini (IC).