Diplomazia e giovani: il futuro delle relazioni internazionali

Presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, si è aperta la ventiduesima edizione del GeMUN (Genoa Model United Nations), in programma fino al 22 febbraio. L’evento, organizzato dal Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda con il supporto di istituzioni locali e scuole della Fondazione FULGIS
Le relazioni internazionali non sono mai state così complesse come oggi. Il mondo moderno è caratterizzato da dinamiche intricate e mutevoli, spesso difficili da comprendere. Tuttavia, è fondamentale svelare i meccanismi che regolano questi equilibri per affrontare le sfide globali con maggiore consapevolezza.
In questo contesto, la diplomazia assume un ruolo chiave, fungendo da ponte nella comunicazione tra individui e nazioni. Decifrare gli schemi nascosti che plasmano la realtà internazionale – dai negoziati ai trattati, dagli eventi storici ai conflitti in corso – è essenziale per costruire un dialogo efficace e duraturo.
Ogni individuo, nel proprio piccolo, ha un impatto sul mondo. È quindi nostro dovere essere vigili e partecipare attivamente alle discussioni sociali e politiche, evitando di fermarci a visioni superficiali e cercando invece di approfondire le questioni globali. Solo così potremo davvero “rompere il codice” e contribuire a un dialogo pacifico e produttivo tra le nazioni.
Infatti il tema di quest’anno, “Breaking the Code. Neverchanging Patterns in Everchanging Dynamics”, invita i partecipanti a riflettere su modelli e strutture che influenzano il mondo contemporaneo. Durante la conferenza, che si svolge interamente in inglese, i delegati rappresenteranno nazioni o organizzazioni diverse, proponendo e dibattendo resolutions su temi geopolitici, economici e tecnologici. Le proposte finali saranno inviate alla sede centrale dell’ONU. L’evento offre così ai giovani un’importante opportunità di crescita e comprensione della cooperazione internazionale.
L’organizzazione dell’evento curata dal Liceo Grazia Deledda International School, ha portato a Palazzo Ducale oltre 500 studenti, provenienti da diverse città italiane e da paesi come Spagna, Arabia Saudita, India e Turchia, per simulare il lavoro delle Nazioni Unite e della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ).
Investire nella formazione e nel coinvolgimento attivo dei giovani significa costruire un futuro più consapevole, equilibrato e capace di affrontare le complessità del mondo moderno con una visione chiara e responsabile.
La Redazione dell’Eco del Duchessa e Duchessa WebTV
Interviste e riprese di: Christian Balbi – Edoardo Conforti – Francesco Solia – Arianna Kim Aguirre – Aya Bennou – Rubina Perrotta