IL LATO OSCURO DELL’INFORMAZIONE

IL LATO OSCURO DELL’INFORMAZIONE

Fake news: come riconoscerle e difendersi dalle bugie online

Viviamo in un’epoca in cui siamo costantemente circondati da notizie. Basta aprire il telefono al mattino per connetterci in pochi secondi con il resto del mondo. Con un semplice click possiamo accedere a informazioni provenienti da ogni parte del pianeta, ma saranno tutte vere?
La risposta è no! Le fake news non sono solo informazioni false, ma possono essere create appositamente per sostenere determinate idee o manipolare la realtà. Per comprendere meglio questo fenomeno, il Consiglio d’Europa ha individuato tre termini chiave per classificare la diffusione di contenuti ingannevoli: disinformazione, misinformazione e malinformazione.
Sebbene siano spesso usati come sinonimi, hanno significati distinti.

Disinformazione

La disinformazione si riferisce a informazioni false diffuse intenzionalmente per ingannare o manipolare il pubblico. Non si tratta solo di errori, ma di strategie mirate a influenzare opinioni, comportamenti e decisioni, distorcendo la realtà.
Un chiaro esempio è emerso durante la campagna vaccinale per il Covid-19, quando circolavano articoli allarmistici sulla presunta pericolosità dei vaccini, nonostante l’assenza di evidenze scientifiche a supporto.

Misinformazione

La misinformazione riguarda invece contenuti errati, imprecisi o incompleti, diffusi senza l’intenzione di ingannare. Chi li condivide spesso non è consapevole della loro falsità, trasmettendoli in buona fede perché sembrano provenire da fonti affidabili o sono stati letti sui social senza verifica. Sebbene priva di intenti malevoli, la misinformazione può comunque generare confusione e portare a decisioni sbagliate.

Malinformazione

La malinformazione è un concetto intermedio tra disinformazione e misinformazione. Riguarda informazioni veritiere, ma utilizzate in modo da distorcere la percezione pubblica. Ad esempio, un dato reale può essere inserito in un contesto fuorviante per alterare la comprensione dei fatti. Secondo il Consiglio d’Europa, la malinformazione, se non monitorata, può avere gravi ripercussioni sulle scelte politiche e sociali.

Le raccomandazioni del Consiglio d’Europa

Per contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti, il Consiglio d’Europa sottolinea l’importanza di un impegno condiviso tra governi, media, piattaforme digitali e cittadini. Tra le raccomandazioni principali vi sono:

  • Promuovere l’alfabetizzazione mediatica, aiutando le persone a riconoscere fonti affidabili.
  • Sviluppare capacità critiche nell’analisi delle informazioni.
  • Rafforzare la trasparenza delle piattaforme online.

Comprendere le differenze tra disinformazione, misinformazione e malinformazione è essenziale per difendersi dalla distorsione della realtà nell’era digitale.

Per aiutarvi a riconoscere e contrastare questi fenomeni, arriva lo speciale dell’Eco del Duchessa, che approfondisce i rischi della disinformazione in vari ambiti: dalla società alla salute, dalla politica alla sfera personale. Perché ogni aspetto della nostra vita e della comunicazione può essere manipolato, in buona o cattiva fede.

Maja Bonaduce & Annalisa Scaglione

Collaboratore

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